lunedì 5 agosto 2013

Il bacio (2007)



La notte si intreccia,
un rivolo di pensieri scivola sulla pelle    talmente piano       fa male. Troppo il calore, c'è una fiamma stridente, una torre che fonde in punta di piedi   e le ceneri soffiano invisibili tra le nacchere verdi dei rami, stupenda risata

ma il pensiero è retrattile
quando, dopo nascosto
torna     s'insinua pericoloso

e ancora s'avvolge delizioso tra i pori
si aggira velenoso e mortale                              

i sensi tacciono
il respiro si annulla
quando gli occhi si socchiudono nella tenebra familiare e scorgono
in piena dilatazione

lo sguardo miete all'infuori l'immagine di un sapore
e null'altro scoppia ad esistere se non dentro la vertigine
bugiarda
che riflette
rimanda
e tra il sonno discinto
e una veglia febbrile, surreale

resta l'impronta soffice
resta l'attimo dopo
resta la complessità di un assurdo, prezioso come la punta dorata dell'emozione avuta in dono

l'oro che gocciola
che lava via
che riimmagina e disegna nel buio un sè stesso talmente gargantuesco

da finire sopito e silente
nel rossore tardivo
come di piccola bugia svelata

seduta sotto un tramonto acerbo
in attesa che il sole arroventi l'acqua che slitta sotto i piedi


Un oceano possibile
in cui disciogliere l'intero arcobaleno dei pensieri

ed avere indietro
dentro la conchiglietta discreta
l'idea della gemma
dal granellino alla perlea saliva.

In fondo è soltanto questo
o è tutto qui...
l'umore dalla bocca disegna una riva in punta di labbra
la posa su di un granello di sabbia
o polvere
cenere
fuliggine, che importa

ciò che resta, tanto
è sempre e solo
una bellissima perla

Un passo ancora

chiedo solo che tu venga a vedere
quel che accade

quando i carri scivolano sul ponte.

La luna freme al cigolare della ruota
I cavalli trattengono il pensiero della morte.

Il nocchiero scende
e lascia che gli

amanti addormentati

proseguano il viaggio senza testimoni.