mercoledì 6 ottobre 2010

6 OTTOBRE 2010 – VIAGGIO TRA I BENI CULTURALI A RISCHIO

Da Nord a Sud le mobilitazioni politiche
per i Beni Culturali

Orsoni si giustifica, Renzi incalza Bondi, Roma perde la cordata di Della Valle e Papadopoulos va a Pompei


NORD – Venezia - La Repubblica questa mattina pubblica la lettera che il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni scrive al Direttore a difesa del proprio operato, ricordando che due anni fa un blocco di marmo di 30 chili staccatosi da Palazzo Ducale ha mancato di poco un turista, sfiorando la tragedia. Opere di restauro urgenti, dunque, iniziate poco dopo l’attimo di panico. I lavori dureranno fino al prossimo anno e la copertura economica, pari a 2 milioni e 800mila euro, è garantita proprio dai fondi degli sponsor coi loro cartelli pubblicitari, che – secondo la valutazione del Sindaco – in realtà coprono l’edificio per un quinto della sua superficie.

CENTRO – Firenze - Il Sindaco Matteo Renzi oggi incontra il Ministro Bondi per discutere di denaro e cultura: i fondi per i Nuovi Uffizi, il Teatro del Maggio, il biglietto unico dei musei… ma anche l’Archivio Zeffirelli di cui oggi il maestro 87enne parla con toni addolorati nella sua intervista a Il Giornale Toscana, per cui non esclude la possibilità di accettare la proposta di catalogazione, archiviazione e gestione da parte della Regione Lazio, che ha già individuato nella sede dell’ex Arsenale Pontificio il luogo deputato ad accogliere l’Archivio.
Roma - Il cantiere del Colosseo non se la passa bene. Dopo la strombazzata del 4 agosto, la maxicordata capeggiata dal gruppo di Diego Della Valle e da Fimit e da altre aziende, fa marcia indietro. 40 milioni sono una somma importante ed il danno d’immagine per eventuali problemi sarebbe di portata eccessiva. I più pessimisti prevedono una durata dei lavori pari a 10 anni contro i 3 preventivati. entro fine mese il termine per la partecipazione. Si attendono novità.

SUD – Napoli - Oggi si è insediata Jeannette Papadopoulos, sopraintendente ad interim fino al 31 dicembre 2010, chiamata a gestire il patrimonio archeologico Pompeiano, con il grosso carico di problemi e polemiche che si porta dietro, tra chi denuncia il degrado e chi si ritiene soddisfatto del rilancio economico e turistico dell’area. A tutt’oggi tra scavi e connessi sono fruibili circa 44 ettari, ne mancano altri 22 da portare alla luce per un’operazione economica di portata colossale. Sempre oggi si riunisce a Roma il Tavolo dei lavori coordinato dall’ex commissario Marcello Fiori, chiamato a presentare il programma di gestione.


di Daniela Paola Aglione


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