Da Parigi a Sofia la censura mette arte e artisti all’indice
Sesso, droga, odio religioso, la democrazia del linguaggio artistico è in pericolo?
Sofia – Un altro artista è finito sotto il mirino della censura made in Russian Orthodox Church. Si tratta del bodyperformer Oleg Mavromatti, che dal 2000 vive come rifugiato politico a Sofia, reo di aver violato il codice penale per incitamento all’odio religioso per una sua produzione video in cui si vede l’artista che viene crocifisso. Il consolato russo a Sofia, Bulgaria, nega il rinnovo del passaporto dando all’artista due opzioni, rientrare spontaneamente in Russia oppure farsi venire a prendere dai sevizi segreti. Molte le mobilitazioni: l’artista Avdei Ter-Oganian, cui erano state inizialmente bloccate in dogana le opere per partecipare alla mostra a Parigi sulla giovane arte russa, ha dichiarato che non vi parteciperà a meno che non rinnovino il passaporto di Mavromatti, a New York lo sostengono la senatrice Kirsten Gillibrand che ha scritto lettere sia agli uffici immigrazione in Bulgaria, sia all’United Nations High Commissioner for Refugees, il direttore di Exit Art Jeanette Ingberman, il mercante d’arte Ronald Feldman e il figlio di Mark Rothko Christopher Rothko, che invitano la Bulgaria a prendere posizione per il rifugiato politico. Il terzo caso russo che vede all’azione la censura della chiesa ortodossa nei confronti delle arti, dopo il caso dei curatori russi di “Forbidden Art”, Yury Samodurov e Andrei Yerofeyev, il caso dei lavori di Avdei Ter-Oganian, che attualmente vive nella Repubblica Ceca, e adesso Oleg Mavromatti, Sofia. Il body performer ha realizzato “Constitution”, la trascrizione della costituzione russa, utilizzando il proprio sangue. Un lavoro che è durato oltre 6 mesi.
Parigi – Fa ancora discutere la mostra di Larry Clark al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris/ARC “Kiss the past hello” inaugurata lo scorso 8 ottobre, che è stata vietata ai minorenni per i contenuti. Le immagini – si tratta di fotografie e video – riprendono scene di sesso, di violenza, di degrado umano che, appunto, focalizzano e ritraggono skaters, tossicodipendenti, genti del ghetto. Il quotidiano Liberation apre la prima pagina di oggi con un’immagine in bianco e nero firmata da Clark, con accanto la dicitutra “Larry Clark censurato, vietato ai minori di 18 anni”.
di Daniela Paola Aglione
Parigi – Fa ancora discutere la mostra di Larry Clark al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris/ARC “Kiss the past hello” inaugurata lo scorso 8 ottobre, che è stata vietata ai minorenni per i contenuti. Le immagini – si tratta di fotografie e video – riprendono scene di sesso, di violenza, di degrado umano che, appunto, focalizzano e ritraggono skaters, tossicodipendenti, genti del ghetto. Il quotidiano Liberation apre la prima pagina di oggi con un’immagine in bianco e nero firmata da Clark, con accanto la dicitutra “Larry Clark censurato, vietato ai minori di 18 anni”.
di Daniela Paola Aglione
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