mercoledì 29 settembre 2010

Davide Orlandi Dormino, le scene mutanti che cantano con l’X Factor

Le mie installazioni sono per innalzare il livello culturale di questa "Italietta". Nevruz? Un'opera d'arte vivente


Di ieri l'annuncio da parte del Gruppo Campari, azienda italiana nota tanto per il beverage che per le storiche contaminazioni con il mondo dell'arte, che il calendario 2011, The Red Affair, sarà interpretato dall'attore portoricano Benicio Del Toro e raccontato dagli scatti di Michel Comte, il fotografo delle star. Benicio è soddisfatto: «Il Calendario 2011 ha un’impronta molto cinematografica, e questo mi ha molto divertito, visto che ho potuto giocare con la mia professione. Sono veramente curioso di conoscere le reazioni dei fan di Campari allo stile e alla trama di questa nuova edizione del calendario». In edizione "limitata" di 9.999 copie, un piccolo lusso, come la stessa Campari fa sapere, per dare un tributo alla star e al fotografo che ogni anno lo fanno rivivere. Mentre Internet resta uno dei candidati favoriti al Nobel per la pace 2010 del prossimo 8 ottobre, la cara vecchia scatola nera resta invece il lusso dei molti in questa nostra Italia panem et circenses, che a volte riesce a stupire senza annegarci nel solito bagno d'humus Gossipparo, passando dal quel "punto G" per molti giornalai belpaesiani al fattore x, mediaticamente conosciuto come "X Factor".
Da quattro puntate è tornata in pista su mammarai la trasmissione-casting delle (presunte o veraci) popstar della musica di domani e se ne parliamo in questa sede è perché ieri sera sono scese in campo interessanti aperture, contaminazioni e scambi dal mondo dell'arte. Chi ha visto la puntata non avrà fatto a meno di notare le "scene mutanti" del giovane artista Davide Orlandi Dormino, classe 1973, scultore e performer che indirizza la sua ricerca personale attraverso «messaggi che scuotono le coscienze», come ha raccontato ad House, Living and Business questa mattina mentre dagli studi di Milano rientrava a Roma. Davide collabora con il coreografo Luca Tommassini da quasi un decennio, sue le installazioni in movimento che hanno accompagnato il tour 2010 di Marco Mengoni "Re Matto Tour" e di Elisa, “Heart Alive Tour 2010”. «Il comunicare sta alla base del mio lavoro, dare un messaggio preciso per arrivare al più alto numero di persone e la mia presenza ad X Factor con le mie scene mutanti create in collaborazione con Tommassini, significa fare qualcosa contro l'immobilismo, il contrario della morte e per innalzare il livello culturale di questa "italietta". X Factor quest'anno è rock!». L'artista si è messo all'opera prima della selezione dei brani che i ragazzi avrebbero cantato durante la puntata del 28 settembre, il suo lavoro è iniziato con un processo di conoscenza cui ha sommato «istinto e intuizione» come ci racconta, per arrivare a far "indossare" loro le installazioni, che hanno reso la visione effettivamente più coinvolgente. «Noi (Dormino/Tommassini) costruiamo il mondo intorno a loro, alla loro personalità e devo dire che soltanto un paio ce l'hanno, gli altri sono prodotti a breve. Lavorare con Anna Oxa è stato bellissimo, ieri sera mi sono quasi commosso». L'esibizione della Oxa, che ha cantato "Tutto l'amore intorno" si è aperta con la cantante che indossava un abito/scultura fluttuante ma immobile, questi «veli al vento che la facevano sembrare una polena, in una perfetta fusione tra le parti. Alla fina c'era poi questa testa-gabbia da cui esce e si libera, questa gabbia che a volte ci costruiamo per proteggerci». Struttura/pensieri è il titolo dell'istallazione che ha accompagnato l'esibizione di Nathalie, "Pazza idea" di Patty Pravo, un mondo romantico di oggetti dipinti di bianco in sospensione sopra la giovane artista, in aperto dialogo con i suoi costumi. In questo caso l'influenza del lavoro Dormino/Tommassini è arrivata anche ai giudici, tanto che Mara Maionchi ha voluto sottolineare la scarsa "carica erotica" della performance, in relazione all'originale. Il messaggio arriva anche ai più smaliziati. La cantante Manuela, che ha interpretato "Bring me to life" degli Evanescence, è stata racchiusa dentro un grande prisma fatto di elastici, pizzo e tulle neri per dialogare con «la sua femminilità velata - non velata», ma il lavoro che ha più entusiasmato Davide Dormino, che più di tutti si è «fuso col cantante, anche per la potenza con cui ha interpretato il brano», è stata l'installazione che ha accompagnato l'interpretazione di Nevruz con "Noi ragazzi di oggi" di Luis Miguel (più che interpretazione, direi "sodomizzazione" del brano da parte del giovane casertano). L'installazione era composta dalla bandiera americana tinta di bianco, particolare un pò difficile da cogliere in questo caso, sormontata da una corona bianca, un'aureola al neon di luce bianca, a sua volta sovrastata da una flebo riempita di latte, «simbolo di purezza che, dalla flebo, va a purificare quello che sta sotto». In questa installazione c'è anche un messaggio politico. «La bandiera americana è stata dipinta di bianco per annullare quel che è stato fatto negli ultimi anni. L'America è stata simbolo di libertà, ma poi gli americani han fatto quel che han fatto» dice Davide Dormino. Non sappiamo che fine faranno le scene mutanti che hanno accompagnato la quarta puntata dello show, ma Davide ci racconta di aver avuto numerose proposte. La sua presenza in Rai non finisce qui, infatti sarà presente di nuovo col suo lavoro nelle ultime puntate di X Factor. Qui di seguito presentiamo alcune immagini di Sara Busiol, fotografo di scena, scattate presso lo studio di Rai 2 di Milano. Ringraziamo Giuseppe Andrea Chinati, postproduzione editing.
di Daniela Paola Aglione

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