lunedì 27 settembre 2010

27 SETTEMBRE 2010 – CATTELAN/DALÍ VISTE PER VOI

Milano, una mattina a Palazzo Reale, Salvador Dalì e Maurizio Cattelan

Per un po’ saranno vicini di casa, ma in cos’altro sono vicini?
 
 
 
 
 
La coda per entrare a Palazzo Reale si allunga per tutto il cortile, nell’attesa di entrare a vedere la mostra di Salvador Dalì, “Il Sogno si avvicina”; si fa in tempo a verder uscire almeno quattro gruppi di visitatori e alcuni sparsi che, senza aspettare, salgono a vedere quella di Maurizio Cattelan, “Contro le ideologie”. Dopo aver preso un po’ di sole e fumato due sigarette (politically uncorrect dirlo?) il guardiano al piano terra sguinzaglia l’ennesimo gruppo di cui faccio parte anch’io, salgo le scale e mi compro da brava cittadina due ingressi, quello da cinque euro per Cattelan e quello da nove per Dalì. La mia prima scelta mi porta a sinistra, da Cattelan, per cui mi addentro rapida verso la sala delle Cariatidi, benché la mia attenzione sia disturbata dalla mostra “Di-segni d’Oriente e d’Occidente. Adonis e Marco Nereo Rotelli” per la decoratività di ciò che mi soffermo un pò a vedere, e l’ovvietà del lavoro esposto. Il primo incontro è con la donna crocifissa, incassata nella parete. Con lei inizia la confidenza con un’aria strana, cioè cominci a fare i conti con quel che vedi, perché cerchi di risolvere la visione di quella donna immobilizzata, ma con garbo, no, ci sono le imbottiture… se non fosse per i chiodi nei palmi forzatamente girati all’insù (il gesto è quasi doloroso se trattenuto per soli dieci secondi, provate) ma poi sei subito disturbato dal rumore del tamburino che l’avatar del Cattelan che fu, sta suonando alle tue spalle da un’altezza di dieci metri nella vetusta, malconcia e splendida sala delle Cariatidi. E quindi segui il suono, entri nella sala e scopri che Papa Wojtyła è stato abbattuto....

LEGGI TUTTA LA RECENSIONE di Daniela Paola Aglione

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