giovedì 30 settembre 2010

30 SETTEMBRE 2010 – CONTRO L’IDIOZIA DEGLI IDIOTI

I censori russi mettono a rischio la mostra Contrepoint al Louvre





“Radical Abstractionism” di Ter Oganyans censurato, e 6 artisti minacciano di non esporre 
 
L’artista russo Avdei Ter-Oganyan vive in “esilio” nella Repubblica Ceca, scappato dalla madrepatria per evitare le conseguenze alle accuse d’incitamento all’odio religioso a seguito della performance “The young Infidel” in cui ha preso a colpi d’ascia, fracassandole, alcune icone religiose. Invitato dal Louvre di Parigi ad esporre con altri connazionali in occasione della mostra Contrepoint, L’Art Contemporain Russe con le opere della serie “Radical Abstractionism”, Ter-Oganyan è stato stoppato dal Ministero della Cultura che ha impedito lo sconfinamento dei quadri perché definiti eccessivamante provocatori. Dall’apparenza innocente di quadri geometrico-astratti, ciascun lavoro riporta in lingua russa frasi d’effetto: “quest’opera vuol favorire la prostituzione” oppure “quest’opera è un appello a commettere un attentato contro l’uomo di Stato V.V. Putin, allo scopo di fermare la sua attività”. Ma nulla avrebbe vietato all’artista di produrre delle copie appositamente per la mostra parigina che dovrebbe iniziare il 14 ottobre prossimo. Avdei ha rifiutato seccamente, proprio per portare l’attenzione sulla censura messa in atto dal governo russo. Questa è la dichiarazione che ha rilasciato al Moscow Times: «Through my refusal, I want to attract attention to the relationship we have between culture and the authorities, or, more precisely, to cause this absurd conflict to escalate. My artworks were actually created for this purpose, and they serve to vividly demonstrate the idiocy of idiots». Senza i lavori di Ter-Oganyan, il mercante russo Marat Gelman ha fatto sapere a una radio intervista, altri 7 artisti si rifiuteranno di partecipare in segno di protesta verso il Ministro, e di solidarietà nei confronti del loro “collega”. Alla mostra sono stati invitati Ilya ed Emilia Kabakov, Pavel Pepperstein, Eric Bulatov, Aleksandr Brodsky, Komar e Melamid, e i Blue Noses, famosi anche per aver già subìto un simile diniego per il quadro The Era of Mercy.

di Daniela Paola Aglione

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